La celiachia è una malattia immuno-mediata cronica dell’intestino tenue causata dall’intolleranza al glutine in individui geneticamente predisposti.
Tra i vari sintomi extraintestinali, importanti sono anche quelli legati al cavo orale.
Il cavo orale potrebbe essere un importante campanello d’allarme per la diagnosi di celiachia: infatti è da tempo noto come alcune alterazioni a carico dei tessuti duri e molli della bocca possano essere delle vere e proprie “spie” della malattia celiaca.
Il dentista potrebbe essere quindi la prima figura sanitaria a porre il sospetto diagnostico, anche (e soprattutto) nelle forme paucisintomatiche e atipiche della malattia.
I principali sintomi sono:
Se la malattia celiaca insorge durante lo sviluppo dei denti permanenti (prima dei 6 anni) si possono verificare anomalie nella struttura dello smalto spesso decolorato o mal sviluppato. La decolorazione dello smalto consiste in puntini marroni, gialli o bianchi, mentre uno scarso sviluppo si presenterà sotto forma di piccole cavità e strisce che rendono i denti semitrasparenti anziché opachi.
Gli incisivi sono i denti più colpiti, seguiti dai molari, canini e premolari.
- Stomatite aftosica ricorrente (SAR)
La stomatite aftosica rappresenta una costante in pazienti celiachi. La correlazione tra morbo celiaco e SAR è supportata dal miglioramento, se non dalla completa remissione, delle afte orali in molti pazienti sottoposti a dieta gluten free e dalla ricomparsa delle afte dopo reintroduzione del glutine. Le afte possono causare difficoltà nel mangiare o nel parlare correttamente.
- Sindrome della bocca secca e carie
Il nome di questa sindrome parla da solo: provoca secchezza eccessiva della bocca. Una scarsa salivazione spesso causa problemi di masticazione e deglutizione nonché difficoltà nel parlare. Non si tratta di un semplice fastidio ma di un problema medico vero e proprio. La saliva aiuta a mantenere puliti i denti, perciò quando non ne produciamo a sufficienza la carie insorge più facilmente.
- Alterata eruzione dentaria
Alcuni studi hanno osservato ritardi eruttivi nel 26% dei pazienti celiaci, spiegando tale risultato alla luce di un generale ritardo di crescita.
Conclusioni
La moderna odontoiatria dispone di tutti i mezzi e le conoscenze per aiutare e indirizzare la diagnosi di malattia celiaca. Quest’ultima è stata paragonata ad un iceberg: il riconoscimento dei segni e sintomi intra-orali permette di far emergere proprio quella porzione di pazienti non diagnosticati (la parte sommersa dell’iceberg), migliorando di molto la qualità della vita dei pazienti e le loro aspettative di vita.
I pazienti possono essere quindi facilmente intercettati e inviati ai centri di riferimento per la patologia e la medicina orale e ai centri per la diagnosi e cura della malattia celiaca.
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